La campagna emiliana, alle pendici dell’appennino parmense, fa da sfondo a questo progetto.
Un capannone esistente, debilitato dagli anni quanto più dal “disegno” primigenio, è l’oggetto d’intervento.
Lo stesso viene riqualificato per ricavarne al suo interno zone di produzione, confezionamento e stoccaggio per una nota azienda di torrefazione caffè. A questi, per ovvie necessità logistiche, viene annesso un nuovo corpo di fabbrica atto ad ospitare gli uffici. Tale corpo edilizio si manifesta come un portale dalla volumetria semplice, delineata da concavità precise capaci di accogliere nella loro profondità, ombre e luci che sulle vetrate specchianti si amalgamano nel riflesso della campagna circostante.
Alla cromia del nuovo annesso, una pelle esterna realizzata da un materiale in legno composito, è affidata l’incombenza di inserirsi nel sito progettuale con discrezione ma al contempo come “claim” aziendale; il colore marrone scuro, oltre a ricordare la terra arata dei campi, ben rappresenta l’oggetto produttivo dell’azienda: il caffè.
Gli interni sono partecipi della stessa intenzione; i colori, il disegno custom di alcuni arredi riflettono questo aspetto “agreste” e la successione degli spazi cerca sempre di affacciarsi o inquadrare la campagna circostante.
Particolare attenzione è stata riposta agli aspetti volti alla sostenibilità: torrette per ricarica macchine elettriche sono state disposte nei parcheggi ed un impianto fotovoltaico copre quasi per intero la copertura della nuova palazzina uffici rendendo questa e i magazzini autosufficienti energeticamente.



