Un dialogo tra tradizione e contemporaneità.
Uno sguardo continuo tra interno ed esterno.
Una grande attenzione al dettaglio e alla totalità degli elementi.
Questi sono i concetti alla base del progetto per Villa Lavezza, che prende il nome dall’adiacente torrente, a sottolineare il forte legame con l’ambiente circostante. Un omaggio al contesto locale.
Si tratta di un progetto integrato: dalla casa al giardino, dagli arredi ai più piccoli dettagli e finiture.
La tradizione, sussurrata dall’utilizzo del mattone invecchiato, tipico delle case coloniche emiliane, dai rivestimenti in sasso della Cava Varano de’ Melegari (MO), e dall’importanza data alla copertura, memoria dei fienili rurali, si mescola a contemporanee soluzioni costruttive ed impiantistiche.
Tutto il complesso, dall’esterno agli interni, si sviluppa lungo una direttrice est-ovest.
Una promenade che “taglia” la casa longitudinalmente, ottenendo uno sguardo continuo verso il giardino, verso il torrente. L’utilizzo di grandi vetrate, di balauste trasparenti, di doppi volumi rafforzano la fusione tra interno ed esterno. L’uso del teak anticato scalda ulteriormente gli ambienti domestici, conferendo agli interni un sapore di “casa”.
